Dal 4 al 6 maggio l'Arena del Sole di Bologna ospiterà "Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni", vincitore del Premio Ubu 2014 per la ricerca drammaturgica. In scena, accanto a Deflorian e Tagliarini, Monica Piseddu (Premio Ubu 2015 come miglior attrice) e Valentino Villa.
Due delle più intense attrici italiane, Daria Deflorian e Monica Piseddu (Premio Ubu 2015 come miglior attrice) sono in scena all’Arena del Sole di Bologna, da mercoledì 4 a venerdì 6 maggio, assieme ad Antonio Tagliarini e Valentino Villa, in Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, un progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. Lo spettacolo, che affronta con sensibilità e intelligenza il tema della crisi, è valso a Deflorian e Tagliarini il Premio Ubu 2014 per la ricerca drammaturgica. Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni è una produzione A.D. in coproduzione con Teatro di Roma / Romaeuropa Festival 2013 / 369 gradi e in collaborazione con Festival Castel dei Mondi.
Lo spunto è un’immagine forte tratta dalle prime pagine del romanzo L’esattore (2011) dello scrittore greco Petros Markaris. Nel pieno della crisi economica greca, vengono trovate le salme di quattro pensionate. «Abbiamo capito – spiegano in un biglietto – che siamo di peso allo Stato, ai medici, ai farmacisti e a tutta la società. Quindi ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni. Risparmierete sulle nostre pensioni e vivrete meglio». Segno tragico, tanto disperato quanto altruistico, il loro gesto mette in evidenza le devastazioni provocate dalla depressione economica nei margini più vulnerabili della società.
Sul palco quattro attori conducono un’inchiesta umanistica sulle ultime ore delle quattro anziane signore, spossate dagli imperativi di utilità e di riuscita della società contemporanea. Come rendere sulla scena questo gesto politico? Cosa può l’arte davanti alla crisi? Un gioco attoriale puro, diretto, pronto a incrinare il presente, restituisce con il dramma il paesaggio che lo circonda: il caos, la povertà, lo sgretolamento sociale, la mancanza di una visione del futuro. Lo spettacolo parte dalla dichiarata impossibilità di tradurre in azione scenica una materia così complessa. Ma è proprio da questa ammissione di impotenza che, mescolando vita e finzione, si cerca «di trovare una risposta costruttiva allo sfacelo prima di tutto morale che ci circonda».
Venerdì 6 maggio alle ore 18 presso l’Arena del Sole avrà luogo Trilogia dell’invisibile. Rewind, rzeczy/cose e Reality. Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, incontro con gli autori Daria Deflorian e Antonio Tagliarini condotto da Rodolfo Sacchettini.